22 aprile: non sprechiamo un altro Earth Day

Il 22 aprile è un giorno speciale, un momento in cui il mondo intero si ferma per riflettere sulla bellezza e la fragilità del nostro pianeta. La Giornata della Terra non è solo un simbolico compleanno della Terra, ma anche un invito a riscoprire il legame profondo tra l’umanità e la natura.

L’idea di istituire una Giornata della Terra fu discussa per la prima volta in America nel 1962, anno in cui le proteste contro la Guerra in Vietnam erano in aumento e nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi in California, il senatore Gaylord Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico. Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra, migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale e da allora il 22 aprile prese il nome di Giornata della Terra.

Nel corso degli anni la partecipazione internazionale a questa giornata è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo come dichiara l’Earth Day Network ufficiale. Inoltre l’Assemblea Generale ha designato, nel 2009, il 22 aprile come la Giornata internazionale della Madre Terra che implica che varie nazioni comunemente chiamino la Terra la loro “madre” al fine di passare il messaggio che tutti noi dobbiamo prenderci cura della nostra casa comune ed esserle grati. Entrambi gli eventi ora hanno lo scopo di affrontare il cambiamento climatico e ispirare le persone a essere rispettose dell’ambiente.

Il tema per il 2025 è più rilevante che mai: “Il nostro potere, il nostro pianeta.” Un messaggio forte che sottolinea l’urgenza di triplicare la produzione di energia rinnovabile entro il 2030. La transizione verso l’energia pulita è fondamentale per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. È un obiettivo che possiamo raggiungere solo se agiamo insieme, unendo le forze in una missione globale.

Anche l’astronomia è di aiuto per comprendere quanto unico e straordinario sia il nostro pianeta, innanzitutto ci aiuta a comprendere quanto gli esseri umani siano una parte infinitesimale dell’Universo, in secondo luogo ci mostra quanto sia raro trovare un pianeta con caratteristiche simili alla Terra e adatto alla vita, infine grazie a missioni spaziali possiamo fotografare la situazione ambientale terrestre e comprendere meglio il cambiamento climatico.

Ad esempio, le missioni Landsat fatte volare dalla NASA in collaborazione con lo United States Geological Survey forniscano dati sulle condizioni delle foreste della Terra e in particolare della foresta pluviale amazzonica. La missione Suomi National Polar-orbiting Partnership mission della NASA monitora i cambiamenti della superficie ghiacciata globale, la salute dello strato di ozono, l’inquinamento atmosferico e altre condizioni della Terra. Infine le Copernicus Sentinels dell’Unione Europea, lanciate dall’Agenzia spaziale europea, misurano il comportamento degli oceani, delle terre e dell’atmosfera e forniscono una panoramica della gestione delle emergenze per prevedere terremoti e tornado. Anche i densi accumuli di plastica marina possono essere rilevati dall’alto, come dimostrato da Copernicus Sentinel-2, i cui dati sono ora utilizzati a tale scopo.

Quest’anno anche il cielo regalerà una sorpresa per festeggiare il la Giornata della Terra, infatti proprio per il 22 aprile è previsto che la pioggia di meteoriti delle Liridi raggiunga il suo picco. Le Liridi sono meglio visibili nell’emisfero settentrionale lontano dalle luci della città potrebbe essere l’occasione perfetta per connetterci con la natura e comprendere il posto e l’unicità della Terra nell’Universo.

La Giornata della Terra ci ricorda che siamo parte di un sistema unico e interconnesso e che ogni piccolo gesto può contribuire a preservare la nostra fragile dimora. Come affermato da ESA e dalla Stephen Hawking Foundation, “Quando vediamo la Terra dallo spazio, vediamo noi stessi nell’insieme: un pianeta, una razza umana.”

 

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