Ce l’ha fatta Benjamìn Labatut, è suo il Premio Galileo 2022! Evidentemente il suo straordinario romanzo-saggio “Quando abbiamo smesso di capire il mondo” non è piaciuto solo a noi, che ve lo abbiamo consigliato su Prisma appena pubblicato da Adelphi nel 2021 (leggi qui la nostra recensione)
Difficile non amare la galleria di personaggi e rievocazioni storiche evocate dallo scrittore cileno. Dal chimico tedesco Fritz Haber, ideatore di un composto chimico originale che sterminerà migliaia di fanti francesi a Ypres nel 1915, e che scoprirà come dal blu di Prussia si otterrà lo Zyklon che sterminerà milioni di ebrei, all’astronomo tedesco Karl Schwarzschild ossessionato dalla luce e che spiegò con un’equazione il modo in cui la massa di una stella deforma lo spazio e il tempo circostanti; fino alla celebre diatriba di fisica quantistica tra Heisenberg e Schordinger. Difficile non amare come Labatut sappia coniugare rigore e fantasia.
All secondo posto Telmo Pievani con “Serendipità, L’inatteso nella Scienza” (Raffaello Cortina Editore), al terzo Francesca Buoninconti con “Senti chi parla, Cosa si dicono gli animali” (Codice Edizioni), seguiti al quarto posto da Piero Martin con “Le 7 misure del mondo” (Edizioni Laterza) e al quinto da Rebecca Wragg Sykes con “Neandertal. Vita, arte, amore e morte” (Bollati Boringhieri).