Sull’ultimo numero di Prisma (il n. 32 di luglio-agosto) ancora in edicola, e come sempre acquistabile in pdf sul nostro sito, abbiamo dedicato un lungo dossier alla situazione politica e matematica dell’America Latina, con particolare attenzione alla realtà cilena, argentina e brasiliana. Insieme agli approfondimenti storici, abbiamo presentato anche una intervista ad Antonio Laface, matematico italiano ora professore ordinario presso l’università di Concepción (Cile). Proprio il professor Laface ci ha segnalato il contributo che riportiamo oggi come approfondimento e integrazione del dossier. Si tratta di un breve articolo, tradotto dalla redazione di Prisma, intitolato “Matemática: orgullo nacional, bi-regional y local”, apparso a firma di Gabriel N. Gatica del Centro de Investigación en Ingeniería Matemática y Departamento dell’Università di Concepción
Abbiamo recentemente appreso dei risultati 2021 dell’Academic Ranking of World Universities (ARWU), più comunemente noto come “Shanghai Ranking”, da cui si deduce che la matematica cilena occupa un posto privilegiato a livello internazionale. Infatti, delle 54 discipline considerate nella misurazione – distribuite nelle aree di Scienze Naturali (8), Ingegneria (22), Scienze della Vita (4), Scienze Mediche (6) e Scienze Sociali (14) – 28 fra le università cilene, cioè poco più del 50%, hanno una presenza di spicco nel mondo e la Matematica è quella che contribuisce maggiormente, con 6 istituzioni: PUC, U. de Chile, UdeC, USACH, UTFSM e UBB, nelle fasce 151-200, 151-200, 301-400, 301-400, 301-400 e 401-500 rispettivamente. Seguono Scienze della Terra ed Ecologia con 5 ciascuna, Scienze Veterinarie con 4 e poi le restanti 24 discipline con la presenza di 3 o meno istituti di istruzione superiore.
Oltre a questo eccezionale rilievo nazionale della Matematica, nel contesto latino-americano il Cile è il Paese con il maggior numero di università il cui sviluppo matematico sia riconosciuto a livello internazionale, superando così anche il Brasile, che contribuisce con quattro istituzioni, Università di San Paolo (51-75), Università Federale di Rio de Janeiro (151-200), Università di Campinas (201-300) e Università Federale Fluminense (301-400), e il Messico, l’Uruguay e l’Argentina, con un’università ciascuna rispettivamente nelle fasce 201-300, 301-400 e 301-400.
A titolo di ulteriore confronto, e mentre il Cile è sicuramente al di sotto di Paesi come Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Spagna, Canada, Giappone, Corea del Sud, Israele e Svezia con 34, 34, 31, 26, 16 16, 10, 8, 7 e 7 università rispettivamente, non è cosa da poco l’osservazione che siamo alla pari con Belgio, Olanda, Russia e Svizzera, che contribuiscono anche loro con 6 eccellenze in Matematica, e siamo sopra ad altre 15 nazioni europee che ne hanno, ciascuna, 5 o meno di 5. Naturalmente, tutti i Paesi citati sono molto lontani dalla Cina e dagli Stati Uniti, con rispettivamente 101 e 98 istituzioni.
Se passiamo a una prospettiva istituzionale locale e regionale, è importante evidenziare che il polo matematico dell’UdeC (Università di Concepción) è superato solo da sei università latinoamericane: due del Cile, tre del Brasile e uno dal Messico.
Allo stesso tempo, tenendo presente che gran parte del nostro sviluppo scientifico nell’ultimo decennio è dovuto a un forte lavoro di collaborazione, sia a livello di ricerca che nella direzione di tesi di laurea e post-laurea, con ricercatori dell’UBB (Università del Bìo Bìo, ancora a Concepción) e dell’UCSC (Università Cattolica della Santa Concezione), è sensato che il polo matematico dell’Università di Bío-Bío rimanga in un range di attesa 401-500, confermando e mantenendo ciò che è stato raggiunto l’anno scorso, quando è apparso per la prima volta in questa prestigiosa misurazione internazionale. Inoltre, questo fatto pone Biobío e Ñuble come le uniche regioni, oltre al Metropolitan, che contribuiscono con due o più università che si distinguono in matematica nel mondo. È solo questione di tempo prima che anche l’UCSC si unisca a noi in questa classifica.
In una prospettiva istituzionale globale, l’UdeC, sebbene non sia tornata ad avere nove discipline segnalate nel Report come nel 2019, mantiene almeno lo stesso numero (7) della valutazione precedente, che sono distribuite questa volta in 5 appartenenti alla Scienze Naturali (Matematica, Geografia, Scienze della Terra, Ecologia e Oceanografia), 1 all’area Scienze dell’Ingegneria (Ingegneria Chimica) e 1 all’area Scienze della Vita (Scienze Veterinarie), grazie alle quali, pur non distinguendosi nelle aree di Scienze Mediche e Scienze Sociali, è di nuovo al terzo posto nel Paese.
Più precisamente, questa istituzione rimane nella top 1000 delle università del mondo, posizionandosi nella sezione 801-900, superata a livello nazionale solo dall’Università del Cile e dalla PUC (Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro), che si trovano rispettivamente nella fascia 401-500 e 501-600, e superando l’Università Andrés Bello (di Santiago del Cile), che si trova nella fascia 901-1000.
Naturalmente, un’analisi razionale di questi numeri ci porta ad apprezzare ancora di più ciò che è stato realizzato dalla disciplina matematica del Cile, e in particolare dai ricercatori dell’Universidad de Concepción e dell’Universidad del Bío-Bío. Con ogni evidenza, un vanto locale e bi-regionale.
Allo stesso tempo, in un momento in cui proliferano celebrazioni e congratulazioni per meriti di altra natura, è bene ricordare che ciò per cui sono valutati eccellenti gli istituti di istruzione superiore è legato ai nostri risultati accademici. Infatti, il modo più efficace per influenzare positivamente la nostra società continua ad essere quello di mettere a sua disposizione i migliori professionisti possibili. Questa relazione mostra che, in almeno sei università cilene, la formazione matematica che diamo ai nostri studenti è di prim’ordine. Un vero orgoglio nazionale.