Ambizione

 

 

Si chiama trappola di Tucidide il rischio che, secondo alcuni esperti, il mondo sta correndo. L’espressione definisce la tendenza che porta alcune tensioni politiche per la supremazia tra entità statali a sfociare in vere guerre combattute. L’espressione richiama nel nome lo storico ateniese dell’età classica Tucidide che aveva ipotizzato lo scoppio della guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta come causato dal timore spartano per la crescente egemonia territoriale ateniese.
Il 2024 è stato un anno che ha ridisegnato gli equilibri politici e sociali a livello globale con 71 Paesi che nel mondo sono andati a votare. Di questi, solo 43 hanno avuto elezioni pienamente libere e democratiche, come ha denunciato il Democracy Index. Chi si è affermato in Paesi come Russia, Iran, Bangladesh e Pakistan lo ha fatto in un clima di oppressione e ingiustizia. Per quanto riguarda l’Unione europea, i risultati dello scorso giugno hanno spostato l’asse politico a destra. E dal G20, che si è tenuto a novembre in Brasile, non sono arrivate buone notizie: nessun progresso concreto sul clima e dichiarazioni vaghe sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
Un segnale positivo arriva da uno studio del G20 Research Group secondo il quale l’85% dei principali impegni presi dai Paesi del G20 lo scorso anno è stato realizzato. È il miglior risultato dal 2020. Il problema, denuncia l’Istituto per gli studi di politica internazionale, è che ci siamo abituati al peggio e l’ambizione di questi impegni è sempre meno adeguata rispetto alla portata delle sfide.
Per alzare il tiro, il mondo della ricerca si sta confrontando nel tentativo di instaurare un dialogo più diretto con i governi, in modo da fornire consulenze basate sull’evidenza. È l’obiettivo che si sono dati i membri dello European science advisors forum (Esaf), riunitisi a Roma nelle scorse settimane. Si tratta della rete che riunisce i consiglieri scientifici nazionali nominati dai governi dell’Unione europea. Puntano in particolare ad avviare una riflessione strategica sui meccanismi di scientific advice, ossia le procedure preposte a veicolare un processo decisionale basato sull’evidenza scientifica e sull’uso responsabile di tecnologia e innovazione. L’obiettivo è di sviluppare la capacità di trasferire l’evidenza scientifica nelle decisioni quotidiane.
Potrebbe essere la risposta più ambiziosa alle sfide della storia.

Vincenzo Mulè
Direttore responsabile

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