In tutte le edicole da oggi trovate il Prisma 67 (ottobre 2024), la cui storia di copertina è dedicata alle carte geografiche: fondamentali strumenti di viaggio nei secoli (ma ancora oggi) e al contempo espressione concreta di differenti orientamenti geopolitici. Ecco l’incipit dell’articolo che apre la storia di copertina, a firma di Silvia Benvenuti:
L’idea alla base della realizzazione di una qualunque carta geografica è prendere una porzione della superficie terrestre e riprodurla su un foglio, cercando di darne una rappresentazione il più possibile somigliante all’originale. A seconda dello scopo, si sceglie una carta con caratteristiche diverse: se abbiamo in programma un lungo viaggio per mare, ci servirà per stabilire la rotta. Se invece dobbiamo andare in macchina da Pisa a Livorno, la “rotta” è sostanzialmente obbligata perché dobbiamo seguire strade già tracciate.
Nel primo caso, quello del viaggio per nave, l’importante è che la carta riporti fedelmente le direzioni, mentre nel secondo è fondamentale che raffiguri con precisione le distanze.
La più famosa carta nautica è quella che inventò il cartografo fiammingo Mercatore nel 1569 dove….
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