Fate spazio!

 

 

Il brutto clima che si respira in questo periodo ci induce a volgere lo sguardo altrove. Complice l’anniversario dei 55 anni dallo sbarco sulla Luna, preferiamo alzare la testa verso il cielo e pensare a come sarà il futuro. Cinque anni fa celebrammo il mezzo secolo con una domanda che spiccava sulla copertina della nostra neonata rivista: e ora? Possiamo dire che gli anni passati dalla passeggiata lunare di Neil Armstrong abbiano fornito una risposta, che peraltro era già abbozzata: sulla Luna ci rimaniamo. Per fare ricerca, trovare nuovi materiali e per guadagnarci.
Nell’aprile del 2024, il World Economic Forum ha pubblicato uno studio in cui si prevedeva che “la riduzione dei costi e il miglioramento dell’accesso alle tecnologie spaziali potrebbero portare il valore di questo settore globale a 1.800 miliardi di dollari entro il 2035, rispetto ai 630 miliardi di dollari del 2023”.
La vera novità è che la spinta maggiore a questo incredibile sviluppo lo stanno dando aziende private come SpaceX, Blue Origin, Rocket Lab. È interessante notare, e lo fa in maniera convinta lo storico Rainer Zitelmann, che mentre assistiamo a un ritorno prepotente dello Stato in molte economie mondiali, quello dello spazio è l’unico settore dove è il privato che tende a primeggiare. Con i pro e contro che sappiamo. Accanto a Elon Musk e alla sua SpaceX, i campioni più importanti dei viaggi spaziali privati sono probabilmente Jeff Bezos, il fondatore di Amazon e Blue Origin, e Richard Branson, il miliardario britannico anima della Virgin Galactic.
Bezos immagina un futuro in cui una percentuale significativa della produzione industriale avverrà nello spazio, in modo anche da affrontare i problemi ambientali sulla Terra. Musk, al contrario, vuole insediare milioni di persone su Marte, perché è convinto che l’umanità non abbia altre possibilità di sopravvivenza nel lungo periodo.
Entrambi, in ogni caso, vedono il futuro dell’umanità lontano dalla Terra. Non è il caso di farci qualche domanda?

Ad agosto ci prendiamo la consueta pausa estiva.
Prisma tornerà in edicola a settembre.

Buone vacanze

Vincenzo Mulè
Direttore responsabile

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