Il Nobel 2023 per la Medicina è stato assegnato alla ricercatrice ungherese-americana Katalin Karikó e al ricercatore Drew Weissman per avere gettato le basi per i vaccini a mRna, comunemente conosciuto come Rna messaggero, che hanno reso possibile lo sviluppo del vaccino anti Covid-19.
In particolare, il lavoro dei due scienziati ha permesso di comprendere meglio il modo in cui l’mRNA interagisce con il sistema immunitario, e l’applicazione di metodi innovativi per vaccini di nuova generazione versatili e relativamente semplici da aggiornare.
Karikó, 68 anni, è professore all’Università di Szeged in Ungheria e professore a contratto presso l’Università della Pennsylvania. Weissman, 64 anni, è anche egli professore dell’Università della Pennsylvania.
I due si sono incontrati per caso negli anni ’90 mentre fotocopiavano documenti di ricerca.
La ricercatrice è la tredicesima donna a vincere il titolo Nobel per la medicina… e noi di Prisma le avevamo dedicato sul numero 26 uno spazio importante – insieme ad altre ricercatrici impegnate sul fronte dei vaccini – nell’articolo “Le donne che hanno fatto i vaccini” di Emanuele Perugini.
Congratulazioni da tutta la redazione di Prisma!