Il 3 settembre ricorre il settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265 e morto, appunto, a Ravenna nel 1321 all’età di 56 anni. Un’occasione importante, come dimostrano le numerose pubblicazioni apparse in questi mesi che vedono protagonista il padre della nostra letteratura: nuove edizioni di grandi classici, come Conversazione su Dante di Osip Mandel’stam; biografie a firma di nomi importanti della divulgazione italiana come Dante di Alessandro Barbero e saggi di celebri dantisti, ad esempio Le donne di Dante di Marco Santagata. Ma nella Commedia, così come nelle altre opere dantesche, abbondano anche i passi di astronomia e fisica oppure di aritmetica e geometria. Il nostro interesse è rivolto al Dante scientifico e in particolare matematico, che sa parlare di scienza con il linguaggio della poesia senza rinunciare al rigore e neppure compromettere la dimensione estetica. A questo abbiamo dedicato uno speciale Mateletteratura di ben 12 pagine, con i contributi – in rigoroso ordine alfabetico – di Luca Alberini, Gian Italo Bischi, Bruno D’Amore e Carlo Toffalori!
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