“Dare un senso al mondo significa costruirlo. E nella costruzione di senso la scienza, e la matematica in particolare, possono dare una mano. Non sono l’unico strumento valido nella costruzione di senso, ma sono tra gli strumenti validi”. È questa l’ultima lezione che Pietro Greco, scomparso oggi a 65 anni, ci ha voluto lasciare. Lo avevamo coinvolto, lui che di solito preferiva scrivere piuttosto che essere oggetto dell’attenzione mediatica, nella tavola rotonda organizzata da Prisma sul rapporto tra matematica e politica. Pietro è stato un maestro e una guida. Stando sempre un passo indietro, quasi non volesse far pesare il suo ruolo. Indiscusso e riconosciuto.
Oggi, però, non piangiamo uno dei massimi giornalisti scientifici e divulgatori italiani, da sempre in prima linea in ogni battaglia che meritasse di essere combattuta. E neppure il saggista e l’intellettuale. No, oggi piangiamo il caro amico che attraversava l’Italia in lungo e largo ma che trovava pace solo nella sua Ischia, il prezioso collaboratore che era sempre pronto a aiutare la nostra rivista. “Ditemi solo quanto devo scrivere”, si concludevano sempre così le telefonate con la nostra redazione.
In questo momento di grande dolore, ci piace ricordarlo non solo come brillante scrittore e intellettuale engagé ma come docente che ha formato generazione di giovani scienziati e divulgatori. Laureato in chimica, Pietro Greco ha prestato la sua firma a moltissimi quotidiani, riviste e siti online ha scritto decine di saggi e monografie, oltre che essere una delle storiche voci di Radio3 Scienza. Tanti meriti in un uomo solo. Era cittadino onorario della Città di Forlì e Accademico Corrispondente delle Classi di Discipline umanistiche e scientifiche dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Nel 2019 era stato eletto a laureato illustre dell’Università Federico II di Napoli. Era socio onorario dell’Associazione Alumni Federico II di Napoli e presidente del Circolo “Georges Sadoul” di Ischia. Era consigliere di amministrazione e socio fondatore della Fondazione IDIS-Città della Scienza di Napoli. Nel 1993 aveva fondato il Master in comunicazione della scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, di cui è stato vicedirettore dal 1997 al 2001 e direttore dal 2001 al 2009.
Ci consola unicamente la certezza che il suo magistero non sarà dimenticato e che la sua presenza guiderà la divulgazione scientifica italiana anche nei prossimi anni.