Vi è mai capitato di dover festeggiare una ricorrenza e non voler fare nulla di speciale, salvo poi scoprire che la festa appena conclusa è riuscita in maniera impeccabile? A noi di Prisma è successo questo mese. Non che questo numero sia impeccabile, non siamo così presuntuosi da spingerci a tanto. Ci saranno i soliti refusi (a proposito, continuate a segnalarceli con la stessa ferocia e passione), ma ottobre è il mese in cui Prisma festeggia un anno di pubblicazioni. Naturalmente, ci siamo posti il problema di come festeggiarlo e, alla fine, abbiamo deciso di non fare qualcosa di speciale, chiedendo solo al nostro Walter Leoni una vignetta dedicata all’evento (la potete vedere due pagine avanti). E ci siamo messi a lavorare, con il solito spirito e impegno. La festa, diciamo così, è venuta da sola, con un numero particolarmente ricco di argomenti, spunti e riflessioni. Non è merito nostro, sia chiaro. Sono loro – le notizie, gli spunti – che sono venuti da noi, che non abbiamo dovuto fare altro che aprire loro le porte.
La nomina a ministro di Elena Bonetti è un grande riconoscimento alla ricercatrice, ma anche in generale alla matematica. Non è difficile ipotizzare una rinnovata attenzione alle dinamiche della scienza e di chi la studia. A noi, però, la nomina sorprende meno perché gli scienziati fanno politica per definizione, come scrive Simonetta Di Sieno nelle pagine interne. Il loro lavoro induce nella società trasformazioni importanti a livello dell’organizzazione sociale, della soluzione dei problemi ambientali, dei problemi sanitari come di quelli legati alle disuguaglianze sociali e via discorrendo. Problemi e soluzioni che riguardano la qualità della vita.
Salvo clamorose sorprese last minute, ottobre è il mese della Brexit. All’argomento dedichiamo un bel focus. Vi consiglio di leggere il reportage da Londra di Cristina Marconi che con il suo romanzo d’esordio Città irreale, che racconta proprio la vita di un’italiana a Londra, era nella dozzina finalista del Premio Strega.
Pari opportunità e giovani in fuga all’estero sono due temi strettamente legati al lavoro. Alle sue evoluzioni e a quelle della società è dedicato l’intervento di Marco Bentivogli, segretario della Fim-Cisl, secondo il quale il futuro del lavoro si costruisce oggi senza aver paura della tecnologia e mettendo al centro l’uomo e la sua sensibilità. Noi ci aggiungiamo anche l’amore per la ricerca e quello per la scoperta.
A dirla tutta, però, una piccola festa ce la concediamo. Dal 4 al 6 ottobre saremo a Bologna al Convegno “Tra scuola e società: la sfida di insegnare matematica”. Vi aspettiamo!
Vincenzo Mulè – Direttore responsabile