Bentrovati!
Vi avrei salutato comunque prima di andare in vacanza, ma oggi lo faccio più volentieri perché ho appena letto una notizia sui quotidiani che mi sembra ci dia una bella spinta a riposarci, visto che a settembre ci aspetta, come cultori di matematica, un compito importante.
Spero di non dimenticare dettagli significativi (intanto ringrazio chi di voi mi scrive correggendo qualche mio errore. Non sempre riesco a rispondere in tempi… umani, però ogni volta controllo e se è il caso cambio). In poche parole si tratta di questo. Qualche settimana fa, un ragazzino di I media è stato fotografato mentre lasciava la sua casa sgomberata dalle forze dell’ordine. Aveva in mano una pila di libri di scuola e la foto ha colpito molti. Quanto pagherà questa cacciata? Andrà ancora a scuola? Risposta: certo che, se potrà, andrà a scuola, perché… “ha promesso alla sua insegnante di matematica di laurearsi”. La notizia di oggi, per cui la stampa ha ripreso l’episodio, è che sta avendo successo la raccolta fondi che gli permetterà davvero di tornare a scuola.
Come potete immaginare, a colpirmi è stato in particolare il fatto che a fare la differenza sia stata ancora una volta una prof di matematica. Io credo che in effetti avere confidenza con la matematica ci dia uno strumento in più per sostenere anche chi non se l’aspetta nel suo desiderio di affermazione di sé, nella sua voglia di fare quello che gli/le piace. In realtà, non occorre essere docenti per aiutare i giovani che abbiamo accanto a vedere le proprie potenzialità, a rispettare le proprie capacità, ma sicuramente c’è bisogno di qualcuno al quale valga la pena di fare una promessa. Quando vado in giro a parlare di “Donne e scienza”, spesso mi trovo a dire che ognuno di noi può indurre nei ragazzi l’attenzione alla razionalità, l’abitudine ad affrontare i problemi, la voglia di porsi obiettivi e di cercare i modi migliori per raggiungerli. Un docente ha strumenti molto più efficaci di un nonno che costruisce le torri con le sue nipotine o di una zia che conta i gradini della scala in su e in giù, ma non importa: c’è da fare per tutti.
Quindi… buone vacanze!
Simonetta Di Sieno
PS Se siete abbonati a Prisma, vi siete accorti della nuova puntualità nella consegna del n.10?
E vi siete accorti che accanto ai racconti “famosi” ce ne sono altri di autori che lo sono meno? Che ne dite? Vi sono piaciuti? Vale la pena lanciare una call e chiederne altri? Nuovi scrittori per Prisma?