Civile, militare o duale?

In tutte le edicole da oggi trovate il Prisma 68 (novembre 2024), la cui storia di copertina  è dedicata al sempre più complesso rapporto tra

Enigmistica ma… tematica – Ruota numerata

Amici, siete in grado di risolvere gli enigmi proposti mensilmente su Prisma dal nostro matematico-enigmista Giuseppe Pontrelli (Gipo)? Mettetevi alla prova… questa volta con una ruota numerata

Diamo i numeri
4,1%
è la percentuale del Pil (Prodotto interno lordo) 4,1% che l’Italia ha investito nel 2022 per l’istruzione: siamo ben al di sotto della media europea (4,7%). Allo Stato italiano il comparto dell’istruzione costa quanto gli interessi sul debito pubblico.
70,8%
è la percentuale delle famiglie italiane proprietarie della casa in cui vivono (e il 28,0% di queste è proprietario anche di altri immobili). L’8,7% gode della casa in usufrutto o a titolo gratuito mentre il 20,5% vive in affitto.
213.567
sono le acquisizioni nel 2023 di cittadinanza italiana da parte di stranieri (in linea con i dati del 2022 quando sono state 213.716). Di queste, 196.040 (il 92% del totale) sono di cittadini precedentemente non comunitari.
10.000
sono ogni anno le interruzioni di linea che riguardano le ferrovie italiane, 27 al giorno. Anche per questo arrivano in ritardo nella stazione di destinazione il 99,9% dei treni regionali, il 97,9% degli interregionali e il 98,6% dei treni internazionali.
50-59
anni è – secondo uno studio della Banca d’Italia – la fascia di età che nel mondo del lavoro sarà messa più a dura prova dall’Intelligenza artificiale. Un impatto che nel nostro Paese riguarderà soprattutto le donne residenti nel Nord-Est e colpirà principalmente i lavori ripetitivi.
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Editoriale

di Vincenzo Mulè, Direttore Responsabile

Duale

E’ passata un po’ in sordina la pubblicazione, all’inizio di quest’anno, del Libro bianco della Commissione europea sul rafforzamento del sostegno alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie con un potenziale a duplice uso. Vengono definite a duplice uso, o duali, quelle tecnologie utilizzabili tanto in ambito civile quanto in quello militare. Capirete che il tema e il contesto geopolitico avrebbero dovuto far accendere più di una spia. Il perché è presto detto. L’avvio di questa consultazione pubblica segna da un lato un punto di arrivo di un processo iniziato nel 2016, dall’altro costituisce un decisivo cambio di strategia dell’Unione europea in tema di difesa. Nel 2016, il dibattito sulla necessità di dotare l’Unione europea di una difesa autonoma aveva ricevuto un notevole impulso dopo il radicale cambiamento della politica estera americana nei confronti della sicurezza nell’Unione europea. L’ex presidente americano, Barack Obama, in un’intervista alla rivista Atlantic aveva rimproverato

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Controcopertina

Walter Leoni / Symmaceo Communications