La formula green del filantropo
L’ estate 2023 sarà ricordata come la più imprevedibile e violenta sul fronte climatico. Ce lo avevano anticipato scienziati ed esperti che da tempo parlano
Pensieri divergenti – Chi ha e chi fa
Penso (verbo-guida di questa rubrica) che dovremmo tutti cominciare a considerare l’economia in termini più quantitativi. Lo impongono i messaggi contrastanti ricevuti in questi mesi:
Donne e scienza: le protagoniste del 2024
“Sognate, sognate in grande, lavorate sodo perché questi sogni si avverino” (Miriam Melis, intervista Premio Donne di Scienza 2024) Alle ragazze si dovrebbe insegnare che
- STORIA DI COPERTINA Perché il mondo è quantistico di Paolo Caressa | L’ora della seconda rivoluzione di Romualdo Gianoli | Il fisico che sussurra ai potenti di Elisa Buson | La meccanica quantistica spiegata bene di Simonetta Di Sieno
- ATTUALITÀ Un clima da caccia alle streghe di Domenico Ridente | Il problema sono i problemi di Stefania Pozio | Come fare i conti giusti sui grandi eventi di Jerome Massiani
- SCIENZA Patate su Marte di Romualdo Gianoli | L’enigma dei ponti di Maurizio Giaffredo | Pubblicare per svanire di Enrico Orsenigo, Cecilia Pellizzari e Maria Valentini
- CULTURA ChatGPT all’esame di logica di Carlo Toffalori | Il gusto non convenzionale della matematica di Simonetta Di Sieno | Il capolavoro del dilettante di Paolo Gangemi | L’illusione delle due culture di Piergiorgio Odifreddi
di Vincenzo Mulè, Direttore Responsabile
Quanta realtà
Ha fatto discutere la decisione dell’Oxford Dictionary di scegliere brain rot (letteralmente cervello che marcisce) come parola dell’anno 2024. Il termine rimanda a un’espressione inglese che indica “il presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona, soprattutto come conseguenza di un consumo eccessivo di materiale (in particolare di contenuti online) considerato banale o poco impegnativo”. Senza girare troppo intorno alle parole, i curatori del dizionario più famoso nel mondo hanno raccontato la sensazione che si prova dopo aver passato troppo tempo sui social media a fare scrolling senza uno scopo preciso. Non un granché come rappresentazione del nostro presente. Sembra quasi un moto di reazione, ma non lo è perché la decisione è stata presa la scorsa estate, la proclamazione da parte dell’Onu del 2025 come anno della scienza e della tecnologia quantistica. A un cervello che marcisce rispondiamo con “la più rivoluzionaria delle rivoluzioni”, come l’ha
Walter Leoni / Symmaceo Communications