Stile libero – Patrioti

Insegnare con passione è patriottismo, ha detto il presidente Mattarella. Ma è un gesto di valore patriottico anche quello “di chi studia e si prepara

Diamo i numeri
37.000
sono le specie aliene introdotte dalle attività umane in tutte le regioni e i biomi della Terra. Il ritmo attuale di introduzione, affermazione e diffusione è di circa 200 specie all’anno.
57,76%
è il tasso medio di occupazione registrato in Italia nel ventennio 2004-2024. Il massimo storico (62,5%) si è avuto nell’ottobre 2024 mentre nel settembre 2013 il tasso medio di occupazione ha toccato la soglia minima con il 54,70%.
60
minuti sono, secondo l’Oms, la soglia di tempo che i bambini in età prescolare non dovrebbero superare davanti agli schermi. Rispettando questo limite, ridurrebbero il rischio di obesità e di disturbi del sonno.
34,7%
è la percentuale, tra gli italiani con la laurea, di soggetti in eccesso di peso (27,3% in sovrappeso e 7,5% in obesità). Peggio tra i diplomati (11,6% in sovrappeso e 34,7% in obesità) e tra chi possiede la licenza media (56,5% con problemi di peso, il 15,3% in sovrappeso e il 41,2% in obesità).
2,4
sono, secondo i dati della Banca d’Italia, i milioni di lavoratori in Italia che appartengono a un ordine professionale, il 10% di tutti gli occupati del nostro Paese. Se contiamo poi anche gli impiegati nelle professioni regolate, saliamo a 5,8 milioni, cioè il 25% del totale.
Editoriale

di Vincenzo Mulè, Direttore Responsabile

Dis(livella)

    “A morte ’o ssaje che d’è?… È una livella”, scriveva nel 1953 Totò in una delle sue poesie più belle. Per chi fosse a digiuno del dialetto napoletano, il testo dice più o meno questo: “Sai che cos’è la morte?… È una livella”. La livella è quello strumento che utilizzano i muratori per verificare che i muri siano dritti e riportarli in perfetto piano qualora non lo fossero. Il senso della poesia è noto a tutti: di fronte alla morte siamo tutti uguali. Ma se è vero in linea teorica, qualche dubbio ci viene leggendo il report che l’Istat ha rilasciato nelle scorse settimane circa le diseguaglianze nella mortalità. Per condurre l’analisi, che ha riguardato la popolazione con 30 anni e più, è stato preso in considerazione il titolo di studio, caratteristica frequentemente impiegata come proxy della condizione socio-economica poiché fortemente correlata con altre misure di posizione sociale,

Leggi tutto »
Controcopertina

Walter Leoni / Symmaceo Communications